Caronte

Figlio di Erebo e della notte. Condusse al di là dello Stige e dell'Acheronte le ombre dei morti, ma solo quelli che non erano rimasti insepolti e ai quali erano stati tributati i dovuti onori funebri. Non ammetteva sulla sua barca le anime degli insepolti o di coloro che non erano stati debitamente onorati ai loro funerali. Inoltre riscuoteva il pedaggio, per questo motivo era consuetudine mettere nella bocca dei morti quello che veniva chiamato: “Il denaro di Caronte”. Questo dio era rappresentato come un vecchio robusto, in piedi su una barca e con un remo in mano. Nessun mortale vivente poteva essere trasportato sulla sua nave se non presentava il mazzo d’oro consacrato a “Proserpina” che le era stato donato solo dalla “Sibilla”.